
Sistema di filtrazione tinozze in legno
Igiene e manutenzione dell’acqua
Polvere e piccole particelle possono fluttuare nella nostra tinozza finlandese. Spesso anche la qualità dell’acqua le fa assumere un aspetto opaco. Vediamo quali accorgimenti possiamo adottare per poterci immergere nelle migliori condizioni e godere di un bel bagno caldo.
Innanzitutto chiariamo che i materiali con cui la Kirami costruisce le tinozze finlandesi, le uniche a potersi chiamare così, sono di altissima qualità. Le vasche in plastica non sono in vetroresina o polipropilene ma in polietilene ad alta densità. Le stufe a legna non sono in acciaio ma in alluminio marino (AlMg3) ad alta resistenza e conduttività.
Questi materiali sopportano senza problemi l’uso di acqua calcarea, acqua termale ricca di sali e perfino acqua di mare. Il trattamento con eventuali prodotti correttori non ha effetti su guarnizioni, tubazioni o altre parti.
Il trattamento chimico dell’acqua
Pochi prodotti essenziali per garantire igiene e pulizia.
Se cambiamo spesso l’acqua, non è strettamente necessario trattarla. Naturalmente bisogna effettuare più spesso le operazioni di svuotamento, pulizia delle pareti e riempimento che portano via tempo ed energie.
L’acqua va trattata se rimane nella tinozza a lungo. I metodi sono sostanzialmente due: chimico, attraverso prodotti ecologici, e meccanico, con un gruppo di filtrazione.
Se la tinozza finlandese non è equipaggiata con un sistema di filtraggio, si interviene principalmente con un ricambio dell’acqua più frequente.
L’acqua utilizzata può essere torbida, questo è causato della presenza eccessiva di sali. Tipicamente in zone dove l’acqua è calcarea. E’ il primo parametro da regolare per avere un’acqua limpida. Il prodotto, facilmente reperibile, si chiama PH- ed è in grado di riportare l’acidità entro il range favorevole di 7 – 7,4 gradi. Questo chiarifica l’acqua e inibisce la formazione di alghe.
L’acqua così trattata è invitante, limpida e pulita ma non igienizzata. I batteri, naturalmente presenti, possono proliferare e rendere poco igienico il bagno, soprattutto dopo diversi utilizzi. L’uso del Cloro è la prima soluzione che viene in mente ma una Tinozza Finlandese è diversa da una piscina. Il Cloro, immesso nell’acqua calda, è molto volatile e si disperde velocemente. Inoltre ha un odore decisamente sgradevole e non è amico della pelle.
Preferiamo quindi consigliare l’uso dell’Ossigeno Liquido, un prodotto dal costo contenuto, facile da reperire, ecologico e non aggressivo sulla pelle. Naturalmente non ha l’efficacia del Cloro ma crea un ambiente sufficientemente ostile ai batteri da mantenere l’aqua pulita più a lungo.
Se proprio vogliamo un’igiene profonda, il Cloro granulare è un ottimo prodotto per contrastare i batteri ma va usato con parsimonia. Una tinozza finlandese contiene mediamente da 1400 a 2600 litri d’acqua, molto meno di una piscina. Basta fare i calcoli e addizionare circa un cucchiaio di granulare (sono sconsigliate le pastiglie che si sciolgono lentamente). Come già detto, il cloro è volatile quando è disciolto. Il calore accelera questo processo. Meglio poco e spesso che compensare con la quantità.
Sistema di filtrazione tinozze in legno
Un sistema meccanico molto efficiente per mantenere a lungo la pulizia dell’acqua.
Installare un gruppo di filtrazione è un ottimo sistema di trattamento dell’acqua. Il trattamento chimico può essere sinergico ma il trattamento meccanico aiuta anche ad eliminare polvere, capelli, particelle di varia natura e anche piccoli insetti che possono cadere in acqua e renderla poco piacevole.
Abbiamo messo a punto un sistema filtrante di alta qualità, in grado di trattare oltre 10 m³ di acqua ogni ora, quindi capace di filtrare l’intero contenuto della Tinozza Finlandese almeno 6-7 volte in un’ora.
Il materiale filtrante è anche un fattore importante da considerare. Si utilizzano principalmente 3 materiali:
- Sabbia Quarzifera – E’ facile da riciclare ma ha il problema che tende a compattarsi in presenza di particelle di grasso (che la pelle rilascia naturalmente).
- Microparticelle di Vetro – Un ottimo materiale, con una superficie filtrante superiore alla sabbia e non ha tendenza a compattarsi. Purtroppo va riciclato negli appositi cassonetti e non è leggero.
- Sfere filtranti in Polietilene – L’ultimo dei ritrovati che presenta molti vantaggi. Innanzitutto è soffice e leggerissimo: 700 g hanno il potere filtrante di 25 Kg di sabbia o vetro! E’ facile da maneggiare e si può perfino lavare in lavatrice. Il costo è accessibile e, soprattutto, svolge un lavoro splendido rendendo l’acqua molto limpida.
Ai nostri clienti consigliamo quindi le Sfere Filtranti per ottenere i migliori risultati con una facile manutenzione.
Il sistema di filtrazione deve comunque essere predisposto in fabbrica, in quanto la tinozza va equipaggiata con un foro di mandata supplementare.
L’intero set è costituito dai seguenti componenti:

Gruppo filtrante monoblocco
In polietilene ad alta densità.
Base appoggio in ABS.
Portata 10 m³/h.

Kit di conessione filtro
Valvola a 3 vie
Per prelevare l’acqua tra la vasca e lo scarico e alimentare il filtro.

SET DI BOCCOLE DI CONNESSIONE
Kit per connettere il gruppo filtrante alla vasca.
Vasche in legno Ø 45 mm
Vasche plastiche Ø 38 mm

Sfere filtranti
Sacco 1.400 g
Materiale filtrante ecologico
Download del Catalogo
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